La nostra storia

Cantine Ghidossi

Tutto ebbe inizio quando nonno Silvio iniziò a coltivare qualche metro quadro di vigna adiacente alla casa famigliare di Bellinzona, producendo con tanta passione un vino Merlot per uso domestico. Il figlio Gianfranco eredita questa passione, inducendolo, nel mentre si specializza diventando ingegnere elettrotecnico, a perfezionarsi nel mondo dell’enologia, studiando da autodidatta, volendo migliorare quel vino di cui il padre andava tanto fiero.

Il tempo passa e Gianfranco desidera accrescere questa passione in qualcosa di più concreto e così nel 1992, assieme al suo caro amico e rinomato Architetto Aurelio Galfetti, costruisce la prima Cantina Ghidossi dove si erge sulle dune del Monte Ceneri a Cadenazzo, la quale è anche stata premiata a livello internazionale e riportata in diverse pubblicazioni, libri e riviste architettoniche.

Da quel momento vi è una rapida ascesa di soddisfazioni, dove con la passione, la tenacia e la scrupolosità, lo portarono a sviluppare e migliorare al meglio i suoi vini. In effetti iniziò a vincere le prime medaglie in concorsi internazionali ottenendo diverse Medaglie d’Oro per il Merlot di cui ne porta il suo soprannome : “Saetta”.

Benpresto la sua passione si trasmise anche al figlio Davide il quale, ricordandosi di quei momenti della sua giovinezza, dice:

“La passione per la viticoltura l’ho avuta sin da quando ero piccolo. Ricordo le tante attività svolte assieme a mio papà. È vero, magari inizialmente, in certe occasioni, avrei preferito andare a giocare con i miei amici piuttosto che aiutarlo nella vigna, però proprio per questo lo ringrazio per aver avuto tanta pazienza e aver sempre creduto in me. Se così non fosse stato, ora come ora non sarei arrivato a questo punto. Inoltre, durante tutti questi anni, mia mamma Renata è stata una rocca forte per mio papà che lo aiutava e sosteneva per preparare delle cene aziendali per i suoi clienti e iniziare così a far conoscere piano piano il nostro vino.”

Pertanto Davide, dopo essersi diplomato come disegnatore elettrotecnico e aver svolto diversi anni nello studio di ingegneria di papà Gianfranco, decide di seguire le orme del nonno e del papà rendendo il loro hobby una vera e propria professione. Iniziò quindi a studiare Enologia e Viticultura all’EIC di Changins e dopo essersi diplomato, volle fare diverse esperienze lavorative le quali lo portarono nel Canton Vallese, Canton Vaud, e infine in Australia. Dopo più di cinque anni vissuti fuori casa, sempre in compagnia della sua attuale moglie Stéphanie, Davide decide di rientrare e pronto ad assumersi le sue responsabilità nell’azienda famigliare.

La produzione in aumento non permise più di vinificare tutte le uve nell’ormai piccola cantina di Cadenazzo, e con l’acquisto di nuovi terreni nel Malcantone si rese necessario costruire una nuova cantina a Croglio dove con l’aiuto dell’Architetto Franco Moro si erse la nuova struttura, che costeggia il fiume Tresa. La nuova cantina, immersa nei vigneti coltivati a Merlot, è un mix di modernità e fusione tra natura, pietra e legno, materiali che rievocano le origini del Ticino stesso.

Successivamente nel 2018 papà Gianfranco, visti gli ottimi risultati del figlio Davide, acquisisce la maggioranza delle azioni della Chiodi Vini di Ascona. L’azienda di famiglia Arnaboldi è già affermata nel commercio dei vini e della propria produzione, con i prodotti quali Prima Goccia, Ultima Goccia, Rompidee e Tre Terre. Inoltre la stessa Chiodi, nel lontano 2006, aveva acquistato l’azienda vitivinicola Carlevaro SA di Arbedo che aveva sul mercato la Riserva del Carmagnola, Ampelio, Albino e Fior d’Autunno vini che attualmente fanno ancora parte della gamma di produzione.

La scrupolosità e l’attenzione e l’amore verso la cura della vigna e la produzione sempre volta alla qualità, con delle rese produttive molto basse, permettono a questa azienda famigliare di ottenere dei vini espressivi, capaci di entusiasmare e sorprendere tutti i tipi di palato.

Per coronare la grande dedizione del figlio Davide per la sua professione come enologo e viticoltore, è stato scelto come Rooky per l’anno 2020 dalla guida Gault & Millau, che indica una nuova rivelazione nel settore enologico.

Inoltre le Cantine Ghidossi, hanno conseguito un ambito riconoscimento all’edizione del concorso internazionale 2020 del Mondial du merlot & assemblages ottenendo la Grand Medaille d’Or, ottenendo un punteggio oltre 92/100, con il Ticino doc Merlot Saetta 2017 e la medaglia Oro per il Ticino doc Merlot San Martino 2018. Ora la Chiodi Vini SA di Ascona, diventata partner delle Cantine Ghidossi, sotto la direzione del papà Gianfranco, portano avanti con grande dedizione la passione per la realizzazione di vini di qualità, coadiuvata dai due enologhi Davide Ghidossi e Andrea Arnaboldi e i validi consigli del caro amico Giampiero Carlevaro.

Galleria

Interni, esterni e vigneto